Ormai manca sempre meno a Natale, e vediamo già nei vari scaffali del supermercato le prove che questa festa è già alle porte: Pandori e Panettoni infatti la fanno già da padrone.

Ma c’è un altro simbolo gastronomico tipico del periodo natalizio, che però troviamo tutto l’anno: la frutta secca oleosa.

Ma fa davvero così bene? Non è forse eccessivamente calorica? Vediamo insieme quali sono le sue caratteristiche principali.

La frutta secca oleosa, contiene soprattutto grassi omega 6, che possono essere sia anti che pro-infiammatori; e anche altri grassi poli e mono insaturi e omega 3 essenziali per il nostro organismo, in quanto non in grado di produrli.

Possiede anche un alto contenuto di fibre, con una buona percentuale di fitati, antinutrieti che impediscono l’assorbimento di alcuni minerali (calcio, ferro, zinco, ecc).
La tostatura (comune a quasi tutta la frutta secca) elimina in gran parte gli effetti dei fitati ma dall’altra parte però degrada gli acidi grassi polinsaturi rendendoli meno salutari.

Quindi sembrerebbe un cane che si morde la coda!
Come fare allora? Basta assumere la frutta secca NON tostata, lontano da pranzo o cena, così da evitare il blocco dell’assorbimento di tutti i minerali che compongono il nostro pasto.

Ora vediamo caso per caso, le caratteristiche delle varie tipologie di frutta secca oleosa:

  • Anacardi e arachidi: appartengono alla famiglia delle leguminose, sono ricche di niacina (una vitamina essenziale per la salute della pelle. La carenza di niacina in passato, ha portato alla pellegra, detta anche la malattia delle quattro D, in quanto portava a Dermatite, Diarrea, Demenza e se non curata, Decesso). Questi legumi particolari inoltre, sono ricchi di omega 3
  • Noci: contengono omega 3 e riescono ad aiutarci nel controllo del colesterolo LDL
  • Noci di macadamia: ricche in flavonoidi aiutano a mantenere in salute il nostro sistema cardiovascolare e si è visto che dosi elevate riescono persino a minimizzare gli effetti negativi della menopausa.
  • Mandorle: sono ricche di magnesio, vitamina E (un fortissimo antiossidante) e fosforo.
  • Pinoli: Ricchi in grassi monoinsaturi, proprio come l’olio di oliva, inoltre presentano vitamina K e biotina; quest’ultima importantissima per la salute della nostra pelle
  • Pistacchi: alcuni studi suggeriscono un loro effetto antitumorale, inoltre sono ricchi in biotina come i pinoli, in vitamina K ma presentano anche beta carotene, il precursore della Vitamina A.
  • Nocciole: Ricche di fitosteroli aiutano a controllare i livelli di colesterolo LDL, anch’esse ricche di vitamina K ed E

Grazie a tutte queste proprietà benefiche, possiamo ben capire perché da un lato la frutta secca viene consigliata per il mantenimento della nostra salute. Dall’altro però, dobbiamo considerare che la frutta secca non solo presenta un alto potere calorico (media di 600 calorie per 100 grammi) ma ha anche un bassissimo potere saziante, oltre che ad un gusto molto piacevole con il conseguente effetto “una tira l’altra” portandoci facilmente a mangiarne anche più di 50-60 grammi magari mentre giochiamo a carte, dopo il non proprio dietetico pasto di natale!

In conclusione, l’ideale sarebbe assumere si la frutta secca lontana dai pasti principali, ma di mangiarla magari a colazione, cruda, insieme a della frutta cos’ da avere i benefici da un lato e non rischiare di eccedere con le calorie.

Fonti: Project Invictus

A cura di Arianna Alfieri

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